Nel medioevo quando i regni europei hanno capito l’importanza delle tasse hanno piano piano creato la figura del CORONER. Ora che in televisione ci sono tutte le serie poliziesche, anche la gente comune ha capito chi è un coroner e giustamente lo associa al bello/a attore/attrice di turno che in presenza di un delitto si presenta in loco per cominciare le indagini escoprire (giusto al termine dell’episodio) chi è il responsabile.
Ma in origine il Coroner agiva per conto della corona (da cui il nome) e il suo compito principale era quello di inventare tutti gli averi della persona deceduta e di sequestrarli per conto del re.
Un po’ come Equitalia di questi tempi fa attribuendo importi di varia provenienza (multe, irregiolarità fiscali ecc.) usando il potere dell’onniscienza per intimare la riscossione dei debiti anche sovrastando le sentenze dei giudici amministrativi.
Mancherebbe solo la delazione e allora si tornerebbe ai tempi delle caccie alle streghe tanto care a coloro avevano il desiderio di liberarsi dei propri nemici sfruttando la calunnia per i propri interessi personali.
Per fortuna quest’ultimo aspetto non si è ancora verificato, ma il terrore che il cittadino comune prova nei confronti della figura dell’Esattore fiscale è vivo e vegeto. Mancherebbe solo una tassa da pagare a Caronte e poi saremmo proprio alla fine, nel senso che troppo spesso si legge o si apprendono dai telegiornali storie di gente ridotta ad una vita di stenti perché si è rovinata a causa di Equitalia, o meglio a causa del fatto che Equitalia gli ha stravolto la vita.
Ma se per davvero viviamo nella Comunità Europea, perché la stessa non affronta questo problema creando un fondo destinato ai disperati che perdono tutto a causa delle strangolanti tasse?